Promuovere lo sviluppo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione è l’obiettivo del Piano nazionale industria 4.0 cui sono destinati significativi finanziamenti. L’INAIL, quale partner pubblico, partecipa a 4 competence center le cui attività sono ora più facilmente accessibili mediante la visione dei cataloghi dei servizi, disponibili on line.
Centri di competenza ad alta specializzazione
I centri di competenza nazionali, selezionati nel 2018 tramite bando, nascono nell’ambito delle azioni promosse dal Ministero dello sviluppo economico, (attualmente Ministero delle imprese e del Made in Italy) [1] nel quadro degli interventi connessi al Piano nazionale industria 4.0.
I centri presuppongono attività di partenariato tra pubblico e privato con il compito di supportare le imprese nell’introduzione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) mediante l’attuazione di progetti innovativi e di ricerca industriale. Si tiene in particolare conto dei bisogni di informazione e sostegno delle Piccole e medie imprese.
Ricerca e promozione dello sviluppo tecnologico sono gli obiettivi fondamentali dell’attività dei centri e includono pienamente le problematiche legate alla salute e sicurezza negli ambienti di lavoro. L’INAIL, in quanto ormai referente per tutti gli aspetti che riguardano le tematiche di salute e sicurezza, partecipa attivamente a 4 degli otto Centri di competenza istituiti, quale partner pubblico sui temi della robotica, digitalizzazione nel settore manifatturiero, cyber-security e sviluppo tecnologico delle infrastrutture.
1. CIM 4.0 – Competence Industry Manufacturing 4.0
2. Made – Competence Center Industria 4.0
3. BI-REX – Big data Innovation-Research EXcellence
4. ARTES 4.0 – Industry 4.0 Competence Center on Advanced Robotics and enabling digital TEchnologies & Systems 4.0
6. MedITech Competence Center I 4.0
7. START 4.0– Sicurezza e ottimizzazione delle Infrastrutture Strategiche Industria 4.0
8. CYBER 4.0 – Cybersecurity Competence Center
Le attività degli otto centri sono rifinanziati fino al 2025 con uno stanziamento di 13,4 milioni di euro [2] e le attività progettuali dovranno fare esclusivamente riferimento all’Industria 4.0.
I progetti di sviluppo industriale approvati sono dal 2019 ad oggi 90 con interventi e finanziamenti che hanno raggiunto le aziende: in particolare Pmi per le quali si dice che “sono previste condizioni di particolare favore”. La attuale disponibilità nei cataloghi, consultabili on line, dei servizi offerti dai competence center dovrebbe semplificare e agevolare l’accesso alle informazioni e renderle disponibile per un pubblico più vasto “garantendo una diffusione capillare delle tecnologie legate all’industria 4.0”. L’Istituto quale partner pubblico opera nei progetti Artes 4.0 [3], Made [4], Cyber 4.0 [5], Start 4.0 [6].
Artes 4.0
Promosso dalla Scuola superiore Sant’Anna di Pisa è dedicato prevalentemente alla robotica avanzata e alle tecnologie digitali abilitanti collegate. Accedendo al sito del Centro è possibile consultare il catalogo dei servizi offerti, inviare una richiesta di servizio, richiedere ulteriori informazioni.
Artes 4.0 offre alle imprese un modello di promozione della trasformazione digitale e i servizi erogati includono:
- audit tecnico, valutazione maturità tecnologica prova prima dell’investimento
- formazione,
- consulenza su accesso ai finanziamenti
- consulenza su innovazione tecnologica di processo e di prodotto networking e sensibilizzazione
- consulenza su protezione proprietà intellettuale.
Made
Ha come capofila il Politecnico di Milano ed è specializzato in soluzioni innovative e tecnologie digitali per il settore manifatturiero. I servizi erogati hanno un finanziamento che varia a seconda della tipologia del servizio e della dimensione d’impresa come descritto nella tavola che segue.
Cyber 4.0
Coordinato da Sapienza Università di Roma è attivo nell’ambito della cybersecurity nelle diverse declinazioni e-health [7], automotive e spazio.
I servizi erogati nell’ambito delle aree di intervento della formazione, orientamento e ricerca riguardano:
- cyber risk (rientrano in questa categoria tutti i servizi di supporto al governo dei rischi di cyber security, inclusi l’identificazione, l’assessment e la gestione)
- protezione dei dati
- protezione dei sistemi
- monitoraggio e rilevamento minacce
- gestione degli incidenti
- certificazioni di sicurezza
- formazione
- consulenza
Start 4.0
Opera sotto il coordinamento del Consiglio nazionale delle ricerche per lo sviluppo tecnologico delle infrastrutture, nella logistica, nell’energia e nel settore idrico.
Il catalogo offre:
- servizi di assessment (assessment cybersecurity, assessment sulle vulnerabilità cyber, assessment della maturità digitale, assessment delle competenze)
- servizi di test before invest (accesso e utilizzo delle tecnologie laser scanner e utility mapping, demo & test sul campo, proof of concept e servizi integrati)
- servizi di formazione (corsi a catalogo su verticali tecnologici 4.0, formazione personalizzata, percorsi formativi di cyber – awareness
- tutela proprietà intellettuale (consulenza su strategie di protezione, gestione pratiche di deposito brevetti, gestione accordi di sviluppo, licenza, cessione)
- consulenza per l’innovazione (business continuity & disaster recovery, cybersecurity framework & advisory, open innovation & networking, digital transformation advisory)
- accesso ai finanziamenti (scouting e analisi bandi, inserimento in partenariati, scrittura della proposta).
L’impegno sul piano economico e progettuale sembra davvero rilevante: in merito alcune riflessioni.
Si parla nei progetti di monitoraggio della qualità e dell’impatto dei servizi offerti, sulla salute e sulla sicurezza sul lavoro, monitoraggio che non è però attualmente disponibile se non nelle linee generali, in numeri assoluti: 2000 dimostrazioni delle tecnologie 4.0, 420 workshop/eventi, 511 eventi formativi gratuiti e 370 a pagamento, 330 servizi di consulenza, 19 bandi con 211 progetti selezionati finanziabili (anni dal 2018 e al dicembre 2022).
Monitoraggio che dovrebbe avere una carattere sistematico e globale includendo anche aspetti qualitativi e – considerando la presenza dell’INAIL nei quattro centri di competenza citati – rendere fruibili (anche attraverso i siti) informazioni relative all’impegno dei Centri [8] in merito all’integrazione dei principi di salute e sicurezza nelle innovazioni proposte e adottate dalle aziende nella realizzazione dei progetti finanziati.
Inoltre, considerando il problema, da sempre posto in primo piano dalle Indagini comunitarie [9], relativamente alla perdita di posti di lavoro conseguente all’introduzione delle Tecnologie dalla comunicazione e della informazione (Itc) e considerando il peso che hanno attività che fanno ancora ricco il nostro paese (quali ad es. artigianato artistico o con lavoro in parte ancora manuale /agricoltura non intensiva), che non rientrano nell’ambito dell’industria 4.0, ci chiediamo se e come anche queste attività vengano sostenute? Come vengono finanziate? Come si pensa in sostanza di evitare che oltra alla perdita di posti di lavoro per le nuove tecnologie (Ict) si perdano ancora posti di lavoro per la crisi di questa parte del mondo produttivo non perfettamente iscrivibile nell’industria 4.0?
NOTE
[1] Direzione generale per la politica industriale, l’innovazione e le Pmi
[2] Rifinanziamento disposto dal Decreto Ministeriale del 16 febbraio 2023, nell’ambito delle risorse di cui al Pnrr 2023-2025.
[4] https://www.made-cc.eu/it/catalogo-servizi/
[6] https://www.start4-0.it/services
[7] L’e-health è un termine relativamente recente utilizzato per indicare la pratica della salute attraverso il supporto di strumenti informatici, personale specializzato e tecniche di comunicazione medico-paziente (Wikipedia).
[8] Sono tuttavia disponibili informazioni fornite nell’ambito di eventi quali ad es. quello promosso da Made il 30 maggio scorso in cui sono “stati presentati alcuni esempi di sistemi prototipali applicabili al settore del manifatturiero finalizzati all’implementazione delle tecnologie abilitanti tipiche dell’industria 4.0 e discussi i metodi innovativi strumentali di valutazione del rischio da sovraccarico biomeccanico, attraverso l’uso di sensori indossabili e di algoritmi propri dell’intelligenza artificiale. Tra gli altri argomenti, il miglioramento delle condizioni di salute del lavoratore durante l’esecuzione di attività di movimentazione manuale dei carichi eseguite con l’ausilio di cobot ed esoscheletri.
[9] Primo Report Agenzia europea: “Key trends and drivers of change in information and communication technologies and work location. – Foresight on new and emerging risks in Osh”, Bilbao 2017.
Secondo Report Agenzia europea: “Foresight on new and emerging occupational safety and health risks associated with digitalisation by 2025, Lussemburgo 2018.