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Pre.Vi.S: ancora un esempio su come coniugare prevenzione e vigilanza

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Pre.Vi.S (ovvero Prevenzione Vigilanza e Soluzioni) è uno studio pilota realizzato nell’ambito del progetto L’approfondimento dei fattori di rischio lavorativi e l’individuazione delle soluzioni per le aziende attraverso le attività di vigilanza e assistenza da parte delle Istituzioni. Progetto finalizzato all’applicazione del modello Pre.Vi.S., attraverso la rilevazione e l’analisi dei verbali di prescrizione redatti negli anni 2017 e 2018 dagli operatori dei Servizi di prevenzione delle Asl.

Il modello Pre.Vi.S. è stato messo a punto mediante lo studio di fattibilità di un precedente progetto, Il Sistema Infor.Mo per la sorveglianza dei fattori di rischio infortunistico e per la programmazione degli interventi di prevenzione: entrambi i progetti hanno coinvolto il Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM) del Ministero della salute, sono stati coordinati dalla Sezione Sistemi di sorveglianza e gestione integrata del rischio del Dimeila Inail e realizzati in collaborazione con le Asl di Regioni e Province Autonome.

Pre.Vi.S è in sostanza “un sistema di monitoraggio dei fattori di rischio lavorativo attraverso l’attività di vigilanza” [1].

Interessante notare come già nell’acronimo del modello, così come nel titolo del progetto, compaia la parola Soluzioni che testimonia l’impegno dei soggetti istituzionali coinvolti, non solo a superare l’ottica della semplice vigilanza puntando alla prevenzione, ma prevedendo un’ulteriore specifica attività volta a individuare e a selezionare le migliori misure adottate dalle imprese a seguito dei verbali e delle prescrizioni dell’organo di vigilanza: affinché quindi nulla vada perso delle conoscenze di cui è ricca l’esperienza quotidiana degli operatori dei Servizi.

Le aziende sanitarie partecipanti allo studio di fattibilità e alla sperimentazione del modello Pre.Vi.S
Aziende partecipanti
Inail – Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro ed ambientale.

Va evidenziato inoltre che la preesistente attività legata ad Infor.Mo ha permesso di integrare i dati relativi agli infortuni mortali e gravi, dati quindi post-evento, con il nuovo sistema Pre.Vi.S, che rileva le condizioni di non sicurezza evidenziate durante i sopralluoghi negli ambienti di lavoro (analisi pre-evento).

A conclusione del progetto è stata realizzata una area web all’interno del portale istituzionale INAIL dedicata al sistema Pre.Vi.S, raggiungibile a questo link, in cui sono riportati il Report nazionale e quelli delle Asl partecipanti al sistema, oltre a Linee guida e approfondimenti su fattori di rischio organizzativi.

Il modello Pre.vi.S prevede:

  • una prima sezione anagrafica relativa all’azienda, alle motivazioni del sopralluogo, all’attività economica, al soggetto contravventore ed include anche i riferimenti agli articoli di legge violati
  • una seconda sezione che raccoglie le informazioni di merito relative al sopralluogo così classificate:
    – fattore di rischio, ovvero la specifica problematica riscontrata in azienda relativa all’articolo violato e oggetto di prescrizione
    – famiglia di pericoli, si riferisce all’ambito a cui è direttamente collegato il fattore di rischio individuato
    – intervento prescritto, riguarda lo specifico intervento necessario a ripristinare le condizioni di sicurezza.

I verbali di prescrizione considerati nel 2017 sono stati 2427 nel 2018 2067, in totale quindi 4.494.

Le due tabelle che seguono illustrano i casi di violazione riscontrati con riferimento la prima ai Titoli del D.Lgs. 81/2008 secondo l’ordine di prevalenza (per numero e percentuale), la seconda quelli relativi al Titolo I.

Tabella 1

Tabella 2

Il Report illustra inoltre i fattori di rischio (di tipo tecnico, procedurale e gestionale) in tutti i settori e in particolare nei 5 settori prevalenti cui appartengono le aziende ispezionate.

Per tutti i settori

I fattori di rischio tecnico maggiormente in evidenza sono:
i parapetti, le armature e le protezioni dei luoghi di lavoro (8,4%) oltre ai diversi problemi di assetto delle attrezzature (carenze strutturali, mancanza di protezioni, ecc.).

Tra i prevalenti fattori di rischio di carattere procedurale: uso dei DPI (2,6%).
La maggior parte dei fattori di rischio riguarda tuttavia gli aspetti gestionali (49,8%).

Il Report offre infine una lista dei principali interventi gestionali, per famiglia di pericoli, richiesti a seguito delle principali carenze in ambito gestionale riscontrate durante i sopralluoghi. Chiude una Legenda che illustra più approfonditamente le 20 modalità di intervento suggerite per i diversi ambiti tecnico procedurale e gestionale.


MATERIALI

NOTE

[1] Un sistema di monitoraggio dei fattori di rischio lavorativo attraverso l’attività di vigilanza, INAIL, giugno 2022.

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