In precedenti articoli abbiamo ricordato l’utilità dei Sistemi di monitoraggio dei fattori di rischi sia ai fini della vigilanza, che dell’assistenza alle imprese. Abbiamo sottolineato, in particolare, come la lettura integrata dei dati forniti dai sistemi Infor.Mo e Pre.Vi.S permetta di coniugare due diversi punti di vista: Pre.Vi.S rileva i fattori critici che l’organo di vigilanza ha riscontrato nel corso di un’ispezione in azienda e le prescrizioni date in relazione a ciascuna violazione, fattori che potrebbero creare un evento lesivo della salute dei lavoratori; Infor.Mo fornisce invece dati e informazioni relative a eventi dannosi realmente accaduti, a causa della mancata o insufficiente prevenzione (il modello utilizzato permette in realtà di analizzare anche gli infortuni mancati).
L’INAIL ha reso disponibile sul proprio sito, e diffuso nell’ambito di un recente Convegno [1], il Report Pre.Vi.S 2014-2020, da cui si possono dedurre molte informazioni utili sui fattori di rischio, con riferimento a territori e settori, correlati alle specifiche violazioni di articoli di legge riscontrate dall’organo di vigilanza.
L’analisi dell’archivio dati 2014-2020 permette innanzitutto di identificare chi sono prioritariamente i ”soggetti contravventori” oggetto dei verbali: il datore di lavoro in primis, con il 78,04% delle contravvenzioni, cui fanno seguito il coordinatore della sicurezza in esecuzione per il 6,77%, il committente per il 3,16%, il lavoratore per il 2,37%, il preposto per il 2,29%, il lavoratore autonomo per il 2,22%, il dirigente per il 2,19%, il responsabile dei lavori per il 0,76%, il coordinatore alla sicurezza per la progettazione per lo 0,69%, il medico competente per lo 0,67%.
Con riferimento alle violazioni degli articoli di cui al D.Lgs. 81/2008, il Titolo IV (Cantieri) [2] è al primo posto con il 42,56 % di violazioni riscontrate, segue il Titolo I (Principi generali e comuni) con il 32,89%, il Titolo III (Attrezzature e Dpi) con 13,97 % di violazioni, il Titolo II (Luoghi di lavoro) con 7,20%, il Titolo IX con 1,79%, altri Titoli 1,60%.
Le prescrizioni oggetto dei verbali vengono analizzate in una duplice ottica, ovvero sia sulla base degli articoli di legge violati sia sulla base di Macrofattori che permettono di classificare le violazioni “in termini di categorie di fattori di rischio”. Tale variabile individua un primo livello che comprende: Ambiente, Attrezzature, Dpi, Materiali, procedure, Fattori gestionali e organizzativi, e un secondo livello che identifica ulteriori specifici fattori di rischio. La Tabella che segue descrive il quadro delle violazioni per Macrofattore di rischio.
Macrofattore di rischio | Violazioni | |
N. | % | |
Fattori gestionali-organizzativi | 10.445 | 56,28 |
Dvr –Psc- Pos | 3.759 | 20,25 |
Vigilanza verifica coordinamento | 3.088 | 16,64 |
Formazione informazione addestramento | 1.723 | 9,28 |
Adempimenti e nomine | 747 | 4,02 |
Sorveglianza sanitaria | 627 | 3,38 |
Comunicazione, consultazione, e partecipazione | 64 | 0,34 |
Primo soccorso e antincendio | 230 | 1,24 |
Manutenzione, pulizia e verifiche periodiche | 177 | 0,95 |
Non specificato | 30 | 0,16 |
Ambiente | 3.299 | 17,77 |
Caratteristiche aree e postazioni di lavoro | 1.919 | 10,34 |
Mezzi di protezione collettiva | 862 | 4,64 |
Percorsi e vie di transito | 473 | 2,55 |
Segnaletica | 45 | 0,24 |
Attrezzature | 3.288 | 17,39 |
Procedure | 766 | 4,13 |
Dpi | 746 | 4,02 |
Materiali | 76 | 0,41 |
Totale complessivo | 18.560 | 100,00 |
La tabella (a carattere generale) che abbiamo riportato viene poi declinata nel Report per i Titoli e gli articoli oggetto di prescrizione del D.Lgs. 81/2008, con riferimento al Titolo IV e al Titolo I. Riportiamo di seguito – ai fini di una migliore comprensione del valore dei dati resi disponibili dal sistema Pre.Vi.S – una prima parte della Tabella relativa alle violazioni del Titolo IV rinviando al documento allegato per la lettura completa della tabella:
Violazioni del Titolo IV per Macrofattore di rischio | ||
Titolo IV – Articoli e Macrofattori di rischio | Violazioni | |
N. | % | |
Art. 92 (Obblighi del Coordinatore per l’esecuzione dei lavori) | 1.022 | 12,45 |
Vigilanza, verifica e coordinamento | 1.018 | 12,40 |
Dvr – Psc – Pos | 4 | 0,05 |
Art. 97 (Obblighi del datore di lavoro dell’impresa affidataria | 996 | 12,13 |
Vigilanza, verifica e coordinamento | 993 | 12,10 |
Formazione e addestramento | 3 | 0,03 |
Art.122 (Ponteggi ed opere provvisionali) | 931 | 11,34 |
Attrezzature | 931 | 11,34 |
Art. 96 (Obblighi del datore di lavoro, dei dirigenti e dei preposti) | 678 | 8,26 |
Dvr – Psc – Pos | 575 | 7,01 |
Ambiente (caratteristiche aree, pochi MPC, percorsi) | 81 | 0,99 |
Materiali | 22 | 0,27 |
… |
Di interesse Inoltre la tabella in cui i Macrofattori vengono analizzati per i cinque settori lavorativi prevalenti: Agricoltura silvicoltura e pesca, Attività manifatturiere, Costruzioni, Commercio all’ingrosso, Trasporto e magazzinaggio.
Il quadro descritto analizzando i dati forniti da Pre.Vi.S è davvero interessante ma al di la dell’aspetto conoscitivo, che di per sé non garantisce migliori condizioni di lavoro, val la pena di capire quanto queste conoscenze siano o possano essere alla base delle azioni di prevenzione, in primis dell’organo di vigilanza ma non solo. Nell’ambito di un momento di confronto (novembre 2023) della rete dei Servizi che collaborano al sistema PreVI.S il tema della trasferibilità e fruibilità dei dati ai fini della pianificazione delle attività di vigilanza e assistenza è stato infatti uno dei temi centrali affrontati:
Una prima riflessione condivisa dagli operatori dei servizi riguarda l’opportunità, tramite le variabili di analisi del sistema Pre.Vi.S di interpretare i dati dei sopralluoghi valorizzando maggiormente gli elementi qualitativi che emergono dall’azione di controllo; tale fattore unito a tutti gli elementi utili a connotare le differenze di quadro economico, comparto, tipologia di aziende consente di avere una visione di contesto reale in base alla quale programmare azioni di assistenza mirate.
I dati disponibili a livello di settore e territorio permettono di pianificare interventi ed elaborare strumenti di informazione e autovalutazione mirati, così come la raccolta delle soluzioni applicate, a seguito dell’azione di vigilanza/assistenza, rappresenta sia un indicatore del miglioramento del sistema gestionale delle imprese sia uno strumento per il trasferimento delle conoscenze.
Interessante infine il tema, che condividiamo pienamente, affrontato dagli operatori dei Servizi, del rafforzamento delle reti territoriali di supporto alle imprese con la necessità di responsabilizzare e coinvolgere attivamente nella rete territoriale di prevenzione le parti sociali (casse edili,/Cpt, Camere di commercio, Associazioni di categoria, Organismi paritetici, Enti bilaterali).
NOTE
[1] La sicurezza sul lavoro tra individuo ed ente collettivo: prevenzione e rischi nell’economia che cambia, Roma 28 febbraio 2025.
[2] I ricercatori sottolineano come il settore dell’edilizia in termini di aziende abbia nel nostro paese una notevole rilevanza.