Prevenzione o vigilanza?

Come Opras abbiamo un obiettivo prioritario:  favorire la prevenzione dei rischi legati al lavoro, evitando quindi  i   danni alla salute  e alla sicurezza di chi lavora e perdite economiche e di qualità del  lavoro e della produzione per i datori di lavoro. Per questo riteniamo utile diffondere e far conoscere esempi  positivi  (buone prassi) in cui la collaborazione tra aziende e istituzioni preposte al controllo e alla vigilanza offre indicazioni operative e di metodo che danno sorprendenti  garanzie di competenza e nel contempo di condivisione.

Ci soffermeremo  questa volta su una modalità specifica di intervento dei Servizi di prevenzione delle Asl che vede il coinvolgimento delle imprese e coniuga sapientemente vigilanza e assistenza alle aziende: si tratta dei Piani Mirati di Prevenzione (PMP) [1],  ed in particolare parleremo dell’attività della Ats [2] della Brianza (ex Asl di Monza e Asl di Lecco).  I PMP sono una nuova metodologia di azione che cerca di coniugare l’attività di promozione di buone prassi con l’attività di vigilanza propria dei Servizi di Prevenzione. Il piano può essere attivato a seguito di eventi sentinella (es. un grave infortunio avvenuto in un comparto o infortuni ricorrenti in determinati comparti o comuni a più settori), per promuovere l’adesione a Linee Guida Regionali, l’adozione di  Buone Prassi o l’applicazione di nuove normative.


Le fasi del Piano Mirato di Prevenzione
  • Progettazione dell’intervento
    – Individuazione dei  punti critici rappresentativi dei principali rischi di un comparto lavorativo (ad es. situazioni alla base delle dinamiche degli infortuni gravi)
    – Individuazione delle relative misure da adottare, concrete e realizzabili
  • Stesura buone prassi con il coinvolgimento del Sistema prevenzionistico delle Aziende e/o forze sociali
  • Predisposizione della Scheda dedicata di auto-valutazione
  • Informazione alle ditte con lettere circolari e seminari
  • Autovalutazione aziendale con scheda dedicata
  • Vigilanza
L’obiettivo

Innalzare gradualmente, ma in un intero comparto, nel suo complesso, il livello di prevenzione e sicurezza, evitando le disparità (di controllo e di tutela) insite nella attività tradizionale di vigilanza che, seppur guidata ed orientata da corretti criteri di programmazione, rischia di toccare solo alcuni, lasciando altri esenti dal controllo (vigilanza a macchia di leopardo).


La più recente esperienza della ATS della Brianza è il Piano mirato “Abbassa l’indice”, Campagna di promozione della sicurezza  per l’abbassamento degli  indici infortunistici.

Il Piano prende le mosse nel 2016 dalla constatazione che “gli infortuni sul lavoro avvenuti nel 2015 nel territorio della Provincia di Monza e Brianza sono ancora 5.812 di cui 623 con postumi permanenti di vario grado”. La regione Lombardia ha inoltre nel proprio Piano di prevenzione regionale  l’obiettivo di ridurre gli infortuni sul lavoro del 25%: da queste premesse l’Iniziativa territoriali  “Abbassa l’indice” condotta congiuntamente da Inail e Ats.

Il piano – che  ha come elemento centrale  il coinvolgimento di un campione di aziende [3] con un tasso  infortunistico rilevante [4] e /o un tasso di infortuni gravi significativo – prevede le seguenti attività incentrate sulla azione trasparente degli operatori dei servizi: ovvero le aziende sono informate prima dettagliatamente  in merito a quanto  verrà loro richiesto in termini di sicurezza dei macchinari e degli  ambienti di lavoro, in conformità alle disposizioni di legge.  Inoltre sono chiamate ad attivarsi e auto valutare, con riferimento agli infortuni, le condizioni di lavoro aziendali.


Piano mirato “ Abbassa l’indice”
  • invio alle Aziende di una scheda, predisposta dal Gruppo di Lavoro composto da operatori dell’ATS Brianza ed INAIL Monza, per l’autovalutazione del proprio sistema di prevenzione con indicati gli interventi di prevenzione specifici per abbassare gli indici infortunistici;
  • seminario di illustrazione del Piano Mirato di Prevenzione rivolto  alle Aziende coinvolte;
  • compilazione da parte delle Aziende della scheda di autovalutazione; la scheda, che può essere utilizzata in prima battuta anche per verificare lo stato di partenza della propria realtà aziendale. La compilazione  poteva  essere fatta  on-line (entro il 28 febbraio 2017) dopo aver eventualmente adottato, se necessario, i miglioramenti tecnico-organizzativi e le misure di prevenzione e sicurezza, indicati in questo Piano Mirato di Prevenzione;
  • compilazione ed invio alla ATS da parte delle Aziende della scheda sintetica di aggiornamento annuale per il quinquennio 2017 – 2021.
  • campagna di vigilanza mirata del Servizio PSAL orientata, in prima istanza, alle Aziende che non abbiano provveduto all’invio on-line della scheda di autovalutazione ed anche ad un campione delle restanti Aziende, con verifica diretta anche delle modalità di funzionamento dell’organizzazione per la sicurezza e dell’eventuale adozione di un modello di organizzazione e gestione per la salute e sicurezza sul lavoro;
  • misurazione di un “indicatore di risultato” confrontando l’andamento dei Tassi infortunistici nel medio periodo (5 anni) tra il gruppo delle Aziende campionate nel Piano di Prevenzione e quello di un gruppo di controllo, costituito da Aziende di pari caratteristiche, sotto il profilo delle lavorazioni e dei Tassi infortunistici iniziali.

È evidente che l’azione preventiva della Ats Brianza può essere realizzata  anche in altre zone  ed è questa una richiesta che le aziende, anche tramite le proprie associazioni, potrebbero fare a Inail e Servizi di prevenzione delle Asl del proprio territorio. Ma le aziende che volessero cominciare ad auto valutarsi possono utilizzare la Scheda che alleghiamo. Mentre tutti gli altri materiali sono accessibili sul portale web dell’ATS Brianza nell’area “Servizi Per le imprese” alla sezione ” Approfondimenti sui rischi specifici – Piani Mirati di Prevenzione, FAQ e informazioni”, sotto la voce Piano Mirato di Prevenzione “Abbassa l’Indice”.


NOTE

[1] Questo tipo di intervento ha le sue origini nel Nuovo modello di intervento di comparto del Servizio di vigilanza e prevenzione della Asl di Vicenza che,  dal 1993, organizza i propri interventi   previa discussione con le Associazioni Imprenditoriali e le Organizzazioni Sindacali, producendo materiale divulgativo per la sicurezza, ed in seguito invitando tutte le aziende, prima del sopralluogo ispettivo ad incontri in cui possono discutere gli aspetti tecnici delle bonifiche richieste nei manuali forniti. Ma di tutto questo avremo occasione di parlare…

[2] Agenzia di tutela della Salute è la nuova denominazione delle Asl nella Regione Lombardia.

[3] Le aziende sono estratte dai dati resi disponibili ogni anno da Inail e Coordinamento delle regioni denominati Flussi informativi.

[4] Ovvero un tasso di di frequenza superiore al valore della mediana delle ditte con infortuni del proprio comparto di attività lavorativa.

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