Repertorio Salute

Prima del caldo: piccoli gesti, grandi risultati

Cuando hace calor

Il Governo spagnolo ha pubblicato sul sito ufficiale del Ministero del lavoro e dell’economia sociale diversi articoli riguardanti il caldo e i rischi  di lavorare  sotto la diretta esposizione dei raggi ultra violetti del sole. Il programma contiene diversi cartelli informativi contenenti sia indicazioni per i lavoratori sia consigli per i datori di lavoro su come gestire ed evitare gli incidenti causati da colpi di calore. Il Governo in vista dell’estate (tra le più calde della storia) ha deciso di diffondere  un’enorme quantità di materiale legato all’argomento: di seguito il contenuto di un cartello informativo.

Al caldo: piccoli gesti, grandi risultati
Per i lavoratori

In estate quando si lavora all’esterno, bisogna utilizzare i mezzi necessari per evitare gli effetti dannosi del sole.
Dovrebbe essere prioritario l’uso di abiti larghi e di colore chiaro che consentano la traspirazione, preferibilmente di cotone.
Evita di lavorare isolato. Ad ogni minimo sintomo di disagio, dovresti fermarti, riposare e chiamare un collega. Se necessario, contattare le emergenze (112).
Bere acqua frequentemente per mantenere un’adeguata idratazione.
Va evitata la diretta esposizione al sole, se ciò non è possibile si consiglia di coprire la testa e il corpo con indumenti adeguati, indossare occhiali da sole e applicare la protezione solare quando opportuno. Bisognerebbe evitare gli sforzi a metà giornata. Le pause dovrebbero essere fatte frequentemente ed è conveniente riposare in un luogo ombreggiato, fresco e ventilato, lontano da fonti di calore.

Per il  datore di lavoro

È fondamentale organizzare il lavoro all’aperto in modo da evitare le ore più calde, consentire la rotazione delle attività e facilitare le pause.
Informare sui rischi dell’esposizione al calore e su come evitarli.
Fornire indumenti da lavoro larghi, traspiranti e di colore chiaro.
Consentire luoghi di riposo freschi e ombreggiati.
Mettere a disposizione del personale punti di approvvigionamento di acqua potabile.
Informare il personale su di una procedura di emergenza precedentemente stabilita.

Non è la prima volta che il governo spagnolo si occupa di questo problema già nel maggio 2010 aveva pubblicato un fascicolo di 66 pagine dedicato alla questione chiamato Sole al lavoro: un pericolo trascurato. Secondo le stime dell’epoca infatti 16,9% dei lavoratori trascorrono la maggior parte della loro giornata all’aperto, che si tratti di personale impiegato nel settore agricolo o in quello della costruzione.

Di seguito ancora un esempio di cartello utilizzato nella campagna.

Cuando-hace-calor-2011

Quando fa caldo, questa bottiglia può salvarti la vita. Tieniti ben idratato!

Sono già anni che il problema è sotto i nostri occhi è quindi si tratta di una corsa contro il tempo, contro il cambiamento climatico, per sensibilizzare i lavoratori ed i loro datori rispetto al fatto che quelle che a lungo sono state modalità efficaci di riduzione del rischio di incidenti a causa del calore ormai, con l’aumento di temperatura causato dal surriscaldamento globale, quelle stesse modalità di prevenzioni potrebbero risultare inutili contro temperature così elevate.

“Il calcolo dei decessi per l’ondata di caldo in Spagna è stimato a 510 tra il 10 e il 16 luglio” titola El País, uno dei quotidiani più letti della Spagna. I dati raccolti dall’Istituto di Sanità Carlos III (ISCIII), istituto del Ministero della Salute, sono molto preoccupanti e riguardano non solo l’ambiente lavorativo. L’ondata di caldo che stiamo affrontando anche qui in Italia è qualcosa che mai prima d’ora l’Europa ha affrontato e che risulta essere sempre di più causa di incidenti nel mondo del lavoro.

Il problema del caldo è qualcosa che, se si continua con questi ritmi, diventerà fondamentale non solo negli ambienti lavorativi ma perfino nella vita di tutti i giorni. È evidente che il mondo europeo del lavoro si sia trovato impreparato difronte ad un clima così alieno al nostro territorio per quanto fosse stato predetto.

Se 30 anni fa si parlava di cambiamento climatico e problematiche ambientali solo in piccoli gruppi di attivisti o in collettivi di paesini del mondo rurale, oggi siamo di fronte ad una catastrofe globale con eventi climatici imprevedibili e cambiamenti dell’ambiente tali che tutti, soprattutto il mondo del lavoro, devono fare i conti con le azioni che l’umanità ha perpetrato per quasi due secoli contro il nostro pianeta. Da aree industriali e metropolitane dove l’aria è irrespirabile a enormi cicloni ad inondazioni improvvise e violente: tutto ciò in qualche modo ricade sulla prevenzione e la sicurezza del lavoro. Se 20 anni fa un datore di lavoro doveva di fatto garantire un ambiente (indoor) salubre e sicuro alla propria forza lavoro, oggi deve anche prendere in considerazione eventi violenti e improvvisi che potrebbero mettere a rischio la vita dei lavoratori.

L’umanità ormai si è spinta verso un arduo cammino dove le istituzioni a difesa dei lavoratori e che agiscono attivamente per la  loro salvaguarda devono confrontarsi sempre di più con le tematiche che il mondo ambientalista affronta da mezzo secolo.

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