Rassegna Internazionale del 21.06.2022, n. 4
a cura di Gabriella Galli, con la collaborazione di Yann Maurelli
INRS – Sito dell’Inrs l’Istituto francese per la salute e sicurezza
HSE – Sito dell’Hse l’Istituto inglese per la salute e sicurezza
INSST – Sito dell’Insst, l’Istituto nazionale Spagnolo per la salute e sicurezza
Niosh – Sito dell’organismo nazionale statunitense per la salute e la sicurezza sul lavoro.
Videoconferenza al lavoro: quali sono i rischi?
Gli incontri in videoconferenza fanno ormai parte della vita quotidiana di molte aziende. Se la loro utilità è indiscutibile, questa pratica professionale non è priva di rischi. Mediante due nuovi strumenti di supporto l’Inrs offre raccomandazioni e migliori pratiche per aiutare le aziende a prevenire i rischi associati alla videoconferenza.Incontri, debriefing, caffè virtuali, conference call… In pochi anni la videoconferenza si è affermata come una pratica imprescindibile in un gran numero di aziende. Tuttavia, se la videoconferenza ha molti vantaggi, può presentare anche dei rischi per i dipendenti: affaticamento, sensazione di sovraccarico, disturbi muscolo-scheletrici, mal di testa, isolamento… Per prevenire questi rischi è possibile agire sull’organizzazione del lavoro, sulle attrezzature o anche sulla formazione dei telelavoratori. Per aiutare le aziende ad attuare un approccio di prevenzione efficace, Inrs offre due nuovi supporti: l’infografica “Videoconferenze buone pratiche per preservare la tua salute” e l’opuscolo “Videoconferenze come preservare la salute dei tuoi dipendenti”.
L’infografica si rivolge direttamente ai lavoratori dando suggerimenti di carattere preventivo per coloro che partecipano alle videoconferenze quali: prepararsi alla partecipazione, assicurarsi di non essere interrotto, assumere una posizione corretta, eliminare il rumore di fondo, limitare il numero di videoconferenze al giorno, prevedere del tempo di recupero, fare pause, fare una cosa alla volta.
L’opuscolo offre suggerimenti per la scelta della tipologia di riunione e sulle modalità organizzative e di gestione delle videoconferenze, descrive inoltre il profilo di rischio legato a questa specifica attività che prende in considerazione il rischio uditivo, l’affaticamento visivo, i rischi associati a posizioni sedentarie, i rischi psicosociali e il sovraccarico di attenzione. vai al sito
Lavorare a temperature elevate in estate. Avere i riflessi giusti per cogliere i segnali di pericolo
Durante le giornate “estremamente calde”, il corpo è sottoposto a un notevole stress termico. L’Inrs mette a disposizione dei lavoratori un opuscolo che descrive i segnali di pericolo, fornisce consigli e buone abitudini per proteggersi sul lavoro nella calda estate.Tra i segnali di pericolo vengono indicati: stanchezza insolita o malessere generale, mal di testa, vertigini, nausea, crampi muscolari, perdita di equilibrio, disorientamento, discorsi incoerenti: sintomi che possono essere precursori di disturbi più gravi, anche mortali quali la disidratazione e il colpo di calore (ipertermia).
I Consigli e le buone pratiche suggerite dall’opuscolo, da adottare durante un’ondata di calore, si articolano nell’ambito delle seguenti disposizioni :
- adeguare l’attività lavorativa alle condizioni ambientali
- prendere buone abitudini di carattere preventivo
- condurre un buon stile di vita
- conoscere le misure di primo soccorso.
Assicurati che il tuo evento si svolga in sicurezza quest'estate!
Una buona pianificazione e organizzazione è essenziale per organizzare un evento sicuro e piacevole.L’Istituto britannico propone delle Linee guida per gli organizzatori su come pianificare, gestire e monitorare ogni evento. Le misure proposte aiutano a garantire che i lavoratori e il pubblico non siano esposti a rischi per la salute e la sicurezza pertanto le responsabilità di organizzatori, proprietari dei locali e dei volontari vengono specificamente illustrate.
Cosa devi fare
Per molti eventi, tutto ciò che serve sono delle semplici attività di base da realizzare prima e dopo l’evento. Le pagine Web predisposte dall’Hse guidano l’utente attraverso una serie di passaggi:
- per iniziare (pianificazione)
- come gestire un evento
- il dopo evento
- pianificare le azioni in caso di incidenti e di emergenze.
La lista di controllo che segue è un aiuto, semplice ma utile, per la pianificazione dell’ evento
- Hai deciso chi ti aiuterà con i tuoi doveri?
- C’è una chiara comprensione all’interno del team organizzativo di chi sarà responsabile per le questioni di sicurezza?
- Hai valutato il rischio del tuo evento e preparato un piano di sicurezza?
- Hai coinvolto i tuoi collaboratori durante la progettazione del tuo evento?
- Hai avuto contatti con altre agenzie?
- Hai raccolto e valutato le informazioni rilevanti per aiutarti a determinare se hai selezionato appaltatori idonei e competenti?
- Hai fornito le giuste strutture sul posto di lavoro?
- Hai pianificato incidenti ed emergenze?
Il benessere psicofisico in 6 episodi del Podcast di Make UK (Associazione delle imprese manifatturiere britanniche)
Il 9 maggio di quest’anno Make Uk, Associazione che rappresenta il mondo della manifattura nel Regno Unito, ha lanciato in occasione della settimana per il benessere psico-fisico i nuovi 6 episodi del suo Podcast. In ognuno di questi nuovi episodi parlano esperti di benessere e alcuni rappresentanti di aziende in merito a come aiutano e supportano le persone che lavorano per loro.
Stand-down di sicurezza nazionale per prevenire le cadute nelle costruzioni
L’Istituto nazionale per la sicurezza e la salute sul lavoro (Niosh), insieme ai suoi partner, promuove la crescita della consapevolezza dei rischi di caduta dall’alto attraverso uno speciale impegno annuale.
Lo Stand-down di sicurezza nazionale per prevenire le cadute nelle costruzioni, uno dei momenti della Campagna Nazionale rivolta al settore, è un’opportunità per datori di lavoro e lavoratori per pianificare insieme azioni finalizzate a prevenire le cadute sul posto di lavoro.
Quest’anno, lo Stand-Down si è svolto dal 2 al 6 maggio.
Le cadute dall’alto sono (anche negli USA), la causa più comune di morte per i lavoratori edili e sono del tutto prevenibili. Nel 2020 si sono verificati oltre 350 decessi mortali per caduta nei cantieri, pari al 34% di tutti i decessi nell’edilizia.
Le cadute rimangono la principale causa di decessi sul lavoro in edilizia, rappresentando un terzo di tutti i decessi sul lavoro nel settore”, ha affermato il direttore del Niosh John Howard, “i datori di lavoro possono dedicare del tempo durante il lavoro per rafforzare le conoscenze, la formazione e le risorse disponibili per creare luoghi di lavoro più sicuri e prevenire decessi e infortuni legati alle cadute”.
I datori di lavoro possono partecipare allo Stand-down utilizzando una cassetta degli attrezzi su argomenti connessi alla prevenzione delle cadute quali la sicurezza di tetti, scale o impalcature, o conducendo ispezioni delle apparecchiature di sicurezza, sviluppando piani di soccorso, guardando video sulla sicurezza o discutendo dei rischi.
Sono disponibili in inglese e spagnolo diversi strumenti di carattere formativo e informativo per aiutare i datori di lavoro a pianificare, gestire e formare tra cui:
- dispense per i lavoratori
- materiali di formazione
- poster
- infografica
- cassetta degli attrezzi su argomenti di sicurezza come la sicurezza di coperture, scale o impalcature
- video sulla sicurezza
- certificato di completamento delle attività disponibile in inglese e spagnolo per i datori di lavoro.
Per sviluppare e promuovere lo Stand-down sulle cadute dall’alto il NIOSH ha collaborato con l’Amministrazione per la sicurezza e la salute sul lavoro (Osha), il settore delle costruzioni dell’Agenda nazionale per la ricerca sul lavoro (Nora) e il Centro per la ricerca e la formazione nel settore delle costruzioni (Cpwr) . Migliaia di aziende e milioni di dipendenti hanno partecipato a partire dal primo Stand-Down che si è svolto nel 2014.
Nanomateriali: misure preventive nei laboratori di ricerca
Il poster, realizzato dall’Istituto spagnolo, descrive anche attraverso immagini, grafici e tabelle:
- gli effetti nocivi per la salute derivanti dall’esposizione ai nanomateriali nei laboratori di ricerca,
- le misure preventive generali e specifiche che possono essere adottate, a seconda del tipo di processo,
- i dispositivi di protezione individuale (DPI) più appropriati
- la formazione e le informazioni da fornire ai lavoratori esposti.
- i controlli sanitari cui sottoporre i lavoratori.
NTP 1173 - Modello per la valutazione dei lavori d'ufficio: Metodo ROSA (Rapid Office Strain Assessment)
Questa NTP (Notas técnicas de prevenciòn) presenta il metodo ROSA (Rapid Office Strain Assessment). Si tratta di un metodo per la valutazione rapida dei rischi posturali nelle postazioni di lavoro che utilizzano computer con monitor. Il modello si basa sull’osservazione della postura adottata e prevede una valutazione numerica che indica sia il livello di rischio che il livello di prestazione richiesta.
Il metodo ROSA è stato sviluppato in Canada da Michael Sonne, Dino L. Villalta e David M. Andrews e pubblicato nel 2012 sulla rivista Applied Ergonomics. Si basa sulle raccomandazioni ergonomiche per il lavoro d’ufficio contenute nella guida CSA Z412 elaborata dal Canadian Centre for Occupational Health and Safety, nonché su altri criteri tecnici contenuti nella letteratura ergonomica. Tali raccomandazioni e criteri sono limitati alla posizione adottata dal lavoratore quando utilizza e interagisce con alcuni degli elementi più comuni in un lavoro d’ufficio.
La metodologia ROSA è analoga ad altri metodi di valutazione posturale, come i metodi RULA (« Rapid Upper Limb Assessment ») e REBA (« Rapid Entire Body Assessment »). Si basa sull’osservazione di una determinata postura che, attraverso una serie di tabelle e punteggi parziali, consente di ottenere un punteggio finale compreso tra 1 e 10 correlato al disagio del lavoratore.
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