Rassegna Internazionale - aprile 2025, n. 34

a cura di Gabriella Galli, con la collaborazione di Yann Maurelli

INRS – Sito dell’Inrs l’Istituto francese per la  salute e sicurezza
HSE –  Sito dell’Hse l’Istituto inglese per la salute e sicurezza
INSST – Sito dell’Insst, l’Istituto nazionale Spagnolo per la salute e sicurezza
Niosh – Sito dell’organismo nazionale statunitense per la salute e la sicurezza sul lavoro.
Suva –  Sito dell’Ente assicurativo e di prevenzione svizzero
BAuA – Sito dell’ Istituto federale tedesco per la sicurezza e la salute sul lavoro
Etui – Sito dell’Istituto sindacale europeo di Bruxelles
Fioh – Sito dell’Istituto finlandese  per la sicurezza e la salute sul lavoro

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L'Inrs lancia una campagna informativa per sensibilizzare i datori di lavoro e gli addetti alla prevenzione sui rischi associati alle macchine

Inseparabili dall’ambiente di lavoro, le macchine possono esporre i dipendenti a molteplici rischi professionali. Per prevenire meglio questi rischi professionali, l’Istituto nazionale francese  di ricerca e sicurezza per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali (Inrs) ha lanciato, a partire dal 4 marzo, una Campagna informativa nazionale “Con le macchine, il rischio c’è sempre” e propone ai datori di lavoro e agli addetti alla prevenzione strumenti per agire (www.securite-machine.fr).

In Francia, le macchine sono causa di circa 55.000 incidenti all’anno (di cui circa venti mortali). Sono coinvolte nel 10-15% degli incidenti sul lavoro che comportano un’interruzione del lavoro di 4 giorni o più.

Il 60% di questi incidenti non si verifica durante la produzione, ma durante la manutenzione e la pulizia delle macchine.

Tra i settori di attività maggiormente interessati dal rischio legato all’uso delle macchine ci sono: metallurgia, legno, tessile, carta, automotive, agroalimentare, edilizia e chimica.

Prevenire i rischi delle macchine: agire lungo tutto il ciclo di vita

Durante tutto il ciclo di vita della macchina, fino al suo smaltimento, smantellamento o riciclaggio, si presentano rischi molto diversificati, che implicano la necessità di una valutazione periodica.

Gli incidenti possono avere diverse cause.

“Dispositivi di protezione non adatti all’intervento, informazione e/o formazione insufficiente degli operatori, interventi involontari durante il funzionamento della macchina, procedure operative inappropriate e pericolose, mancanza di organizzazione o addirittura uso improprio della macchina sono le cause più comuni”, spiega Jean-Christophe Blaise, ingegnere e responsabile di laboratorio presso l’Inrs.

Nella scala dei nanomateriali, le distanze si misurano in miliardesimi di metro. La materia acquisisce nuove proprietà (fisiche, chimiche, biologiche, ecc.), rendendo possibile la fabbricazione di materiali con caratteristiche spesso senza precedenti. I nanomateriali costituiscono quindi una nuova famiglia di agenti chimici che presentano molteplici differenze in termini di composizione, caratteristiche dimensionali e proprietà fisico-chimiche.

Dall’industria farmaceutica alle telecomunicazioni, dall’aeronautica alla chimica, i campi di applicazione dei nanomateriali diventano ogni giorno più numerosi.

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Tutorial interattivo: tre nuovi settori disponibili online per sensibilizzare i nuovi assunti

Informare i neoassunti sui rischi professionali fin dall’inizio della loro carriera: questo è l’obiettivo degli strumenti dell’approccio TutoPrév. Inizialmente disponibile in formato cartaceo, TutoPrév’ Accueil è disponibile anche in versione interattiva. Questa versione digitale è ora disponibile per tre nuovi settori di attività: professioni della bellezza, professioni dell’alimentazione e professioni del legno.

Quando iniziano a lavorare in un’azienda, i nuovi assunti (dipendenti, apprendisti, lavoratori temporanei, stagisti, ecc.) sono particolarmente esposti ai rischi professionali. Per aiutare le aziende a informare e sensibilizzare sulle problematiche di salute e sicurezza sul lavoro, l’Inrs e l’Assicurazione Malattia – Rischi Professionali hanno sviluppato gli strumenti dell’approccio TutoPrév’. Si tratta di supporti per individuazione dei rischi e schede metodologiche (TutoPrév’ Pédagogie), tavole illustrate in formato stampabile (TutoPrév’ Accueil) o in formato digitale (TutoPrév’ Interactif). I responsabili dell’accoglienza aziendale, gli insegnanti o i formatori hanno quindi a disposizione una serie di risorse. 

Sono appena state messe online tre nuove versioni settoriali di TutoPrév’ Interactif per:

In totale, le versioni interattive di TutoPrév Accueil sono ora disponibili per 13 settori di attività, questi strumenti sono liberamente accessibili online o scaricabili all’indirizzo: https://ressources.inrs.fr/tutoprev/index.html

Aprile è il mese della consapevolezza dello stress: affronta lo stress sul posto di lavoro con cinque passaggi in cinque settimane

Ad aprile, i datori di lavoro britannici sono invitati a seguire cinque semplici passaggi per prevenire e ridurre lo stress sul posto di lavoro. La campagna Working Minds dell’Health and Safety Executive (HSE) invita i datori di lavoro a sostenere la salute mentale dei dipendenti durante il mese della consapevolezza sullo stress.

Nel corso del mese, i datori di lavoro sono incoraggiati a concentrarsi su uno dei cinque obiettivi della campagna per ciascuna delle cinque settimane: contattare e dialogarericonoscere i segnali e le cause dello stress, rispondere a qualsiasi rischio identificato, riflettere sulle azioni concordate e intraprese e renderle di routine.

Prevenire lo stress correlato al lavoro non è solo la cosa giusta da fare per i lavoratori, è la legge. Tutti i datori di lavoro sono tenuti a prevenire lo stress correlato al lavoro per supportare una buona salute mentale sul posto di lavoro.
La Campagna Working Minds riunisce una serie di strumenti di supporto per aiutare le aziende e i lavoratori, tra cui: formazione online gratuita, Talking Toolkit, modelli ed esempi di valutazione dei rischi.
Ci sono sei aree principali che possono portare a stress correlato al lavoro se non vengono gestite correttamente. Queste sono: richieste, controllo, supporto, relazioni, ruolo e cambiamento. Fattori come competenze ed esperienza, età o disabilità possono tutti influenzare la capacità di una persona di far fronte alle situazioni.

L’Hse invita i  datori di lavoro in cerca di supporto, a registrarsi per ricevere gratuitamente corsi di formazione in pillole.

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Prevenire la perdita dell'udito nell'edilizia: uno studio del Niosh identifica i lavoratori ad alto rischio di esposizione al rumore

I pedoni che camminano vicino a un cantiere possono essere momentaneamente scossi dal rumore generato da macchinari pesanti, ma che dire degli stessi lavoratori edili? Per loro i rischi per l’udito –  come rumori pericolosi e sostanze chimiche che possono danneggiare l’udito –  sono frequenti e la perdita dell’udito è più comune nei lavoratori edili esposti al rumore rispetto ai lavoratori esposti al rumore in tutti gli altri settori: questo afferma un nuovo studio dell’Istituto nazionale per la sicurezza e la salute sul lavoro degli Stati Uniti (Niosh).

L’indagine condotta dell’Istituto ha identificato  i sotto settori, all’interno del settore edile, con le percentuali più elevate di lavoratori esposti al rumore con perdita dell’udito (prevalenze), e quei sotto settori in cui i lavoratori esposti al rumore presentano rischi maggiori di perdita dell’udito.

Lo studio, Prevalenza della perdita dell’udito tra i lavoratori statunitensi esposti al rumore nel settore edile, 2010-2019, è stato pubblicato sul Journal of Safety Research.

Lo studio fornisce le seguenti informazioni chiave:

  • Sottosettori con la più alta prevalenza di perdita dell’udito: costruzione di autostrade, strade e ponti (28%), appaltatori di preparazione del sito su cui poi si costruirà (26%), costruzione di nuove abitazioni monofamiliari  (25%), costruzione di oleodotti e gasdotti e strutture correlate (25%) e altri appaltatori di finitura degli edifici (25%).
  • Soluzioni e strategie per prevenire la perdita dell’udito tra i lavoratori esposti al rumore utilizzando la gerarchia dei controlli per ridurre le esposizioni dannose.
  • Riflessioni sui motivi per cui i lavoratori spesso trovano difficile utilizzare la protezione dell’udito, problemi che hanno a che fare con la comunicazione, il comfort, la praticità, il clima di sicurezza e i costi, e strategie per aumentare l’uso corretto e coerente della protezione dell’udito

Visita la pagina tematica Noise and Hearing Loss del Niosh per saperne di più sulla perdita uditiva professionale.

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Sicurezza sul lavoro in Cina: nuova legislazione, nuove condizioni di lavoro?

Il primo settembre del  2021 è entrata in vigore nella Repubblica Popolare cinese una nuova legge sulla sicurezza sul lavoro. Sono passati 4 anni dalla nuova regolamentazione, cosa è cambiato? come la nuova legge ha modificato la vita dei lavoratori cinesi?

INSST Instituto Nacional de Seguridad y Salud en el Trabajo

La silicosi sta tornando prepotentemente alla ribalta, in Spagna con un aumento del 1.423,2% tra il 2015 e il 2019

Il 3 aprile 2025, l’Istituto per la sicurezza e la salute sul lavoro (Insst) e il Ministero della Salute hanno tenuto una conferenza tecnica per presentare lo studio  su La ricomparsa della silicosi in Spagna.

Il rapporto conferma una recrudescenza,  in particolare dal 2007, della silicosi, una malattia respiratoria professionale incurabile causata dall’inalazione di silice cristallina. Sebbene storicamente associata all’attività mineraria, i casi sono aumentati negli ultimi decenni, colpendo nuovi settori industriali.

La produzione e la manipolazione di agglomerati di quarzo e la lavorazione della pietra naturale (principalmente granito e ardesia) sono le attività in cui si concentra il maggior numero di casi di silicosi (47,8%), seguite dall’edilizia, dall’estrazione di altri minerali non metallici e non energetici e dalla metallurgia.

Secondo i dati dell’Istituto nazionale della sicurezza sociale spagnolo, solo nel 2024 sono stati segnalati 520 casi di silicosi. In totale, tra il 2007 (anno in cui è stato introdotto l’attuale sistema di segnalazione e registrazione delle malattie, Cepross) e il 2024, il numero di segnalazioni è salito a 5.900. Ciò significa che il numero dei casi dovuti all’esposizione alla silice cristallina tra il 2015 e il 2019 è aumentato del 1.423,2% rispetto al periodo tra il 1990 e il 1994.

Nel corso della giornata, intitolata  La ricomparsa della silicosi nel XXI secolo: sfide e azioni, specialisti di organizzazioni nazionali e internazionali nel campo della prevenzione dei rischi sanitari e professionali, come Olga Sebastián García, direttrice del Centro nazionale per le nuove tecnologie (Cnnt) dell’Insst, e Cristina López Salinas, responsabile dell’Unità tecnica degli agenti chimici del Dipartimento di igiene industriale del Cnnt, hanno analizzato i dati contenuti nel Rapporto e stabilito linee guida di azione per affrontare il grave aumento della silicosi e di altre malattie legate all’esposizione alla silice cristallina respirabile, come il cancro ai polmoni e diverse patologie respiratorie e cardiache.