Rassegna Internazionale del 29 ottobre 2023, n. 19
a cura di Gabriella Galli, con la collaborazione di Yann Maurelli
INRS – Sito dell’Inrs l’Istituto francese per la salute e sicurezza
HSE – Sito dell’Hse l’Istituto inglese per la salute e sicurezza
INSST – Sito dell’Insst, l’Istituto nazionale Spagnolo per la salute e sicurezza
Niosh – Sito dell’organismo nazionale statunitense per la salute e la sicurezza sul lavoro.
Conferenza internazionale sulle vibrazioni al sistema mano-braccio 2023
L’intelligenza artificiale al servizio della sicurezza e della salute sul lavoro?
L’Inrs ha condotto un’indagine su come i sistemi che incorporano l’intelligenza artificiale potrebbero essere utilizzati per migliorare la sicurezza e la salute sul lavoro entro il 2035.
Come evolveranno i rischi professionali nei prossimi decenni? È la domanda che si pone l’Inrs attraverso la sua attività di previsione che mira ad esplorare i possibili scenari futuri e le loro conseguenze sulla salute dei lavoratori.
Per quanto riguarda le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Itc), negli ultimi anni l’intelligenza artificiale (Ai) ha attirato molte risorse e attenzione. Che si tratti di migliorare la produttività, ridurre la vulnerabilità delle catene di fornitura o per ragioni geopolitiche di delocalizzazione delle attività in settori strategici, i sistemi di intelligenza artificiale sono visti come una risorsa da sviluppare, in questi contesti, anche per la gestione del rischio professionale.
L’approccio adottato per questo esercizio di previsione, i cui risultati sono presentati nell’opuscolo Artificial Intelligence in the service of occupational safety and health, pubblicato dall’Istituto, è stato quello di concentrarsi sui possibili usi dei sistemi di intelligenza artificiale allo scopo di proteggere la sicurezza e la salute sul lavoro da qui a una dozzina di anni.
L’approccio seguito utilizza i seguenti elementi:
- la pratica di previsione dell’Inrs è collaborativa e multidisciplinare, coinvolge molti esperti interni ed esterni all’istituto
- l’applicazione di un quadro metodologico che permetta di immaginare diversi futuri possibili, tutti coerenti, non sempre desiderabili;
- l’approfondimento di alcune sfide e l’estrazione di messaggi chiave rivolti agli attori della prevenzione, in primo luogo alle parti sociali che compongono il consiglio di amministrazione dell’Inrs.
Giornata mondiale della salute mentale: prendiamo delle iniziative nel mondo del lavoro
Prosegue la campagna Working minds, promossa dall’Istituto inglese. L’entità dello stress correlato al lavoro segnalato nel Regno Unito è aumentata di anno in anno e l’Hse sta conducendo una campagna affinché i datori di lavoro agiscano.
Mentre il mondo celebra la Giornata mondiale della salute mentale, l’Health and Safety Executive (Hse) dà il benvenuto a tre nuovi partner nella sua campagna Working Minds, mediante la quale si sollecita ad agire nei luoghi di lavoro nei confronti dello stress lavoro-correlato e della salute mentale.
Tutti e tre i nuovi partner che aderiscono alla campagna Working Minds operano nel settore dell’intrattenimento e del tempo libero, un settore che, per sua stessa natura, è frenetico e mutevole e molti sono i lavoratori autonomi, liberi professionisti o con contratti per periodi di tempo determinato.
Ciò può comportare molta incertezza e orari lunghi che riducono la componente sociale della vita. Nel sondaggio Looking Glass 2022, condotto dalla Film and TV Charity, solo l’11% degli intervistati ha descritto la propria come un luogo di lavoro mentalmente sano.
La Giornata mondiale della salute mentale (10 ottobre) viene celebrata da oltre 30 anni e, sebbene la consapevolezza e il riconoscimento dello stress e dei rischi per la salute mentale siano aumentati, non lo sono invece le azioni di carattere preventivo.
Stress, depressione e ansia sono la prima causa di problemi di salute legati al lavoro in Gran Bretagna.
Ai lavoratori del settore dell’intrattenimento o del tempo libero viene offerto un riferimento per ricevere supporto gratuito e personalizzato rivolgendosi alla organizzazione benefica Film & TV ( Contatti: 0800 054 0000).
Tassi significativi di infortuni da oggetti taglienti segnalati tra i lavoratori statunitensi
Perché è importante questo studio?
Lesioni provocate da aghi o altri oggetti appuntiti o ferite da punta possono esporre i lavoratori ad agenti patogeni o germi trasmessi per via ematica, come il virus dell’immunodeficienza umana, l’epatite B, l’epatite C e altri. Anche se spesso viste come una preoccupazione specifica degli operatori sanitari, le ferite da punta si verificano anche tra i lavoratori di altri settori.
Cosa abbiamo trovato?
Complessivamente, in un periodo di 15 anni, sono state trattate circa 875.900 ferite da punta legate al lavoro. La maggior parte degli infortuni da punta si è verificata tra le lavoratrici e tra i lavoratori più giovani di età inferiore a 35 anni. Le lesioni da punta hanno colpito più spesso il dito, seguito dalla mano e dalla parte inferiore del braccio.
La maggior parte (84%) degli infortuni da punta si è verificata tra gli operatori sanitari, con un tasso di infortuni (16,7 per 10.000 FTE) più di sei volte superiore a quello riscontrato per tutti i lavoratori (2,7 per 10.000 FTE). Dopo l’assistenza sanitaria, gli infortuni da punta si sono verificati più spesso in altri quattro settori:
- giustizia, ordine pubblico e sicurezza
- alloggi per viaggiatori
- college, università e scuole professionali come le junior college
- farmacie e parafarmacie
Giornata tecnica sul lavoro autonomo: sfide e opportunità dell'era digitale
Il lavoro autonomo svolge un ruolo fondamentale nell’economia spagnola, non solo per il suo contributo alla generazione di reddito e occupazione, ma anche per il suo ruolo come seme del futuro tessuto imprenditoriale. Nasce per questo in Spagna la Strategia per la promozione del lavoro autonomo 2022-2027, che comprende azioni specifiche per la prevenzione dei rischi professionali per il lavoro autonomo.
La normativa vigente in materia di prevenzione dei rischi professionali stabilisce alcuni elementi applicabili anche al lavoro autonomo, individuando tre diverse tipologie:
- in primo luogo, i lavoratori autonomi che hanno a loro carico personale dipendente
- in secondo luogo, i lavoratori autonomi che lavorano con altri lavoratori autonomi o con dipendenti di altre imprese
- in terzo luogo, quei lavoratori autonomi che non impiegano lavoratori dipendenti né lavorano con altri lavoratori.
A tal fine, il Servizio Pubblico Prevenzione gratuito (Ministero dell’Inclusione e Ministero del Lavoro) attraverso l’Insst, fornisce attività di supporto per:
- la gestione dei rischi occupazione ai lavoratori autonomi che impiegano dipendenti, fino ad un massimo di 25 lavoratori
- il rispetto degli obblighi in materia di coordinamento delle attività aziendali.
Mentre per i lavoratori autonomi che non hanno a carico persone dipendenti, né collaborano con altri lavoratori nello svolgimento della propria attività lavorativa, non esistono obblighi in materia di prevenzione dei rischi professionali, le azioni sono a questo proposito di carattere volontario. In questo caso “autopreven-t®” (uno strumento di supporto on line) permette anche a questa tipologia di lavoratori autonomi di conoscere i principali rischi professionali della propria attività professionale.
Settimana europea sulla sicurezza: in Spagna un focus sulla digitalizzazione e l’Intelligenza artificiale
L’Istituto nazionale della salute e sicurezza spagnolo si è occupato, dei vantaggi e, in particolare, dei problemi che comporteranno nuove forme di organizzazione del lavoro come la gestione algoritmica o l’uso esteso dell’Intelligenza Artificiale.
A questo tema l’Istituto ha dedicato una Giornata tecnica nell’ambito delle iniziative per la settimana europea che si è svolta lo scorso 26 ottobre a Bilbao.
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