Orari di lavoro atipici
L’Istituto francese pubblica un Opuscolo sul lavoro atipico in cui illustra, oltre ai dati generali del problema, esempi di esposizione al rischio, gli effetti sulla salute e gli incidenti che possono verificarsi, le misure di prevenzione, il quadro normativo di riferimento e i controlli sanitari da prevedere.
Gli orari atipici corrispondono a orari di lavoro non “standard”:
- lavoro notturno (dalle 21:00 alle 6:00),
- ritmi di lavoro irregolari o ciclici (lavoro a turni 3×8 o 2×12 più frequentemente)
- lavorare la sera (tra le 21:00 e mezzanotte)
- lavorare nei fine settimana (sabato, domenica) e nei giorni festivi
- lavoro flessibile, a seconda della durata variabile delle giornate: part-time inferiore a 6 ore giornaliere, orari lunghi (più di 40 ore settimanali)
- giornate frammentate da interruzioni di diverse ore
- lavoro a chiamata o su chiamata.
L’orario di lavoro standard corrisponde alle seguenti configurazioni: cinque giorni regolari alla settimana dal lunedì al venerdì, orario compreso tra le 7 e le 20, con due giorni consecutivi di riposo a settimana.
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