L’Inail pubblica una fact sheet finalizzata a diffondere conoscenze di supporto alle “attività di mappatura e riconoscimento dei Materiali Contenenti Amianto (MCA)”, descrivendo le nuove procedure di riconoscimento e caratterizzazione di tali materiali mediante l’impiego di tecnologie innovative non invasive e non distruttive.
La definizione delle nuove procedure
- Si è proceduto alla mappatura 2D delle superfici dei MCA mediante analisi in micro fluorescenza a raggi X (micro-XRF) e Imaging Iperspettrale (HSI).
- Sono state analizzate diverse tipologie di MCA, caratterizzati da matrici di diversa natura (cementizie, resinoidi, cellulosiche, etc.) e provenienza (da cantieri di bonifica in diverse Regioni) e dalla presenza di differenti tipologie di minerali di amianto (crisotilo, crocidolite, amosite, tremolite, antofillite, actinolite).
- I campioni investigati sono stati prelevati dall’Inail principalmente presso Siti da bonificare di Interesse Nazionale (SIN) e preparati nei propri Laboratori per l’Analisi delle Matrici Ambientali (LAMA).
- I suddetti campioni sono stati successivamente acquisiti e analizzati presso il Laboratorio RawMaLab del Dipartimento di Ingegneria Chimica Materiali Ambiente (DICMA) dell’Università di Roma “La Sapienza”.
L’HSI applicata al riconoscimento di MCA si presenta molto vantaggiosa in quanto:
- non comporta né la preparazione né la distruzione del campione,
- la analisi può avvenire senza contatto diretto, quindi con modalità molto più sicure rispetto ad altre tecniche utilizzate
- non richiede la presenza di un operatore esperto una volta sviluppato e messo a punto il modello di classificazione
- permette anche una riduzione dei costi e dei tempi di analisi.
L’HSI può quindi, secondo i ricercatori che hanno messo a punto la nuova metodologia, “rappresentare una potenziale soluzione per la caratterizzazione e classificazione di MCA sia di origine antropica che naturale”, fornendo i risultati in tempo reale.