Rischi da attrezzature per lavori in quota negli stabilimenti a rischio rilevante, analisi e indicazioni per prevenirli

lavori in quota

fonte: INAIL


Il factsheet del Dipartimento innovazioni tecnologiche dell’Inail inaugura un ciclo di note di sicurezza a cadenza periodica. Partendo da casi concreti, vengono esaminate in dettaglio situazioni di criticità verificabili in questi comparti produttivi.

Partire dalla rilevazione di situazioni rischiose realmente occorse in azienda, analizzare scientificamente i quasi incidenti riscontrati e fornire indicazioni utili per migliorare le condizioni di salute e sicurezza. È quanto si propone una nuova serie di pubblicazioni Inail, dal titolo Stabilimenti RIR (Rischio di incidente rilevante) – Note di sicurezza. In questa tipologia di stabilimenti, come ad esempio industrie chimiche o petrolifere, ma anche depositi di fitofarmaci o distillerie, rientrano quelli che utilizzano o detengono determinate sostanze pericolose, potenzialmente fonti di pericolo e di danno per la salute umana e l’ambiente. A dare il via al ciclo editoriale è un factsheet tecnico-scientifico dedicato ai rischi connessi all’utilizzo di attrezzature per lavori in quota in questi stabilimenti, rischi dovuti alla presenza interna di cantieri. Come di consueto, la scheda è liberamente consultabile sul portale dell’Istituto.

I rischi nell’uso di ponteggi, scale portatili e trabattelli. Come precisa in apertura la nota, redatta dai ricercatori del Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (Dit), negli stabilimenti RIR queste attrezzature sono impiegate in lavori di manutenzione e riparazione di vario tipo. Si tratta in genere di ponteggi fissi, trabattelli e scale portatili. Di essi, in appositi box informativi, vengono riportati gli eventi più significativi correlati al loro utilizzo e desunti dalle schede di esperienze operative registrate.

Ponteggi e interferenze con altri dispositivi. Iniziando dai ponteggi fissi, dalle schede analizzate emerge che il loro montaggio e smontaggio viene effettuato prevalentemente da ditte esterne. Sono quindi messe in evidenza due tipologie di accadimenti specificamente correlati al loro utilizzo: un’interferenza fra componenti del ponteggio e dispositivi di controllo e regolazione dell’impianto, con rottura di valvole e fuoriuscita di sostanze pericolose, e un’interferenza per posizionamento errato del ponteggio stesso, con deformazione di tubi primari o distaccamento di altri macchinari.

Scivolamenti da scale portatili e rovesciamenti di trabattelli. Gli eventi pericolosi legati invece all’uso di scale portatili sono riconducibili a cedimenti dell’attrezzatura o a scivolamenti del lavoratore, mentre per i trabattelli viene evidenziato il rovesciamento per vento forte a causa di una loro mancata stabilizzazione.

Fra le istruzioni d’uso, anche il calcolo di spazi e distanze. Quali sono quindi le lezioni apprese da queste esperienze? In sei punti, riportati in un riquadro riepilogativo finale, gli autori annotano che l’impiego di attrezzature per lavori in quota può creare interferenze con il corretto funzionamento di dispositivi di impianto. Prima di montare un ponteggio occorre calcolare e verificare lo spazio libero a disposizione, e mantenere una distanza sufficiente con le parti dell’impianto in funzione.

Da non sottovalutare le indicazioni previste dal fabbricante. Inoltre, nelle operazioni di routine di accesso a parti di impianto in quota o in profondità, vanno privilegiati sistemi idonei di accesso e lavoro, fissi anziché mobili. In generale, occorre rispettare le procedure di impiego fornite dal fabbricante nel manuale di istruzioni, integrate da valutazioni del rischio in relazione all’utilizzo specifico. Da ultimo, riguardo ai trabattelli, non vanno trascurate le prescrizioni relative alla loro stabilizzazione e custodia.

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