Rischi da Vdt: un volumetto del mondo dell’artigianato

Fonte: Opra Lombardia


È stato pubblicato, con riferimento al mondo dell’artigianato e delle piccole e medie aziende (PMI),  il volume Salute e Sicurezza nelle imprese artigiane e nelle PMI: cosa occorre sapere e cosa si deve fare, realizzato dall’Organismo Paritetico Regionale per l’Artigianato Lombardia (OPRA Lombardia) e dai vari Organismi Paritetici Territoriali Artigiani (OPTA): una pubblicazione che nasce come strumento di consultazione per favorire una corretta applicazione delle vigenti disposizioni di legge.

Il documento ricorda i rischi per la salute del lavoratore. Se

lunghi periodi di tempo trascorsi in una posizione obbligata possono causare disturbi al nostro fisico,

allo stesso modo

uno sforzo visivo in modalità ravvicinata protratto nel tempo può affaticare la vista.

In questo senso l’uso protratto del videoterminale può pertanto provocare nel lavoratore:

  • “affaticamento visivo (bruciori, lacrimazione, astenopia, fotofobia, diplopia);
  • disturbi muscolo-scheletrici (cefalea, cervicobrachialgie, lombalgie);
  • stanchezza (disturbi di tipo psicologico e psicosomatico)”.

Si sottolinea, tuttavia, che questi disturbi solitamente

hanno caratteristiche di temporaneità e sono anche rapidamente destinati a scomparire.

A livello di tutela della salute si indica che sono stati presi in considerazione anche

i rischi da emissioni radianti, ma tutti gli studi effettuati hanno documentato che i livelli di radiazioni elettromagnetiche presenti nelle vicinanze di un videoterminale sono confrontabili con quelli di un televisore a colori e che l’intensità delle radiazioni ultraviolette ed infrarosse è estremamente bassa e tale da non poter generare alcun disturbo. Pertanto si esclude che nei posti di lavoro al videoterminale si possano generare effetti negativi sulle gravidanze o sull’apparato visivo a causa di radiazioni provenienti direttamente dal monitor.

Riguardo alla sorveglianza sanitaria si segnala poi che la normativa vigente definisce il lavoratore addetto all’uso di attrezzature munite di videoterminali il lavoratore che

utilizza un’attrezzatura munita di videoterminali in modo sistematico o abituale, per venti ore settimanali.

E tale lavoratore “videoterminalista”, come definito dalla normativa, deve essere

sottoposto a sorveglianza sanitaria preventiva e periodica, a cura del Medico competente aziendale. La sorveglianza sanitaria è rivolta alla prevenzione dei disagi e dei danni per la vista e per gli occhi, e di quelli legati alla postura ed all’affaticamento fisico e mentale degli addetti a unità video e deve quindi prevedere accertamenti con particolare riferimento:
a) ai rischi per la vista e per gli occhi;
b) ai rischi per l’apparato muscolo-scheletrico.

> scarica il volume Salute e Sicurezza nelle imprese artigiane e nelle PMI: cosa occorre sapere e cosa si deve fare

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