Robotica e tecnologie indossabili per un nuovo approccio alla sicurezza del lavoro

robotica e tecnologie indossabili

fonte: Inail


Presentati a Roma il 23 ottobre 2019, con filmati e dimostrazioni pratiche, i prototipi frutto della collaborazione tra Inail e Istituto italiano di tecnologia, nel corso del workshop “Sistemi cibernetici collaborativi. Stato di avanzamento dei progetti: esoscheletro collaborativo e robot teleoperativo”.

Robotica e tecnologie indossabili per la sicurezza del lavoro. Un esoscheletro collaborativo, un robot teleoperativo e un esoscheletro da mano che controlla un braccio robotico sono il frutto della collaborazione tra l’Inail e l‘Istituto italiano di tecnologia (Iit) e presentati ieri a Roma presso la Direzione Generale Inail nel corso di un workshop, con filmati e dimostrazioni partiche. L’obiettivo è tradurre i risultati della ricerca in prodotti tecnologici in grado di supportare l’attività umana, riducendo l’esposizione ai rischi lavorativi e il numero degli infortuni e delle malattie professionali. Presenti al workshop il presidente dell’Inail Massimo De Felice e il direttore generale Giuseppe Lucibello, il presidente dell’Iit Gabriele Galateri e il direttore scientifico Giorgio Metta, ricercatori e dirigenti di entrambi gli enti.

Strumenti collaborativi per migliorare la sicurezza dell’attività lavorativa. Visione e denominatore comune dei prodotti realizzati è la funzione del robot come collaboratore dell’uomo: uno strumento in grado di migliorare la sicurezza dell’attività lavorativa e l’ambiente in cui viviamo. L’esoscheletro presentato, realizzato con materiali leggeri, attivo e dotato di sensori tecnologicamente avanzati è pensato per ridurre drasticamente o eliminare del tutto le patologie da sovraccarico biomeccanico.

Circa 5 milioni i potenziali beneficiari. A beneficiarne, stando alle informazioni estratte da banche dati Inail, potrebbero essere circa 5 milioni di lavoratori addetti alla attività di movimentazione manuale dei carichi in settori come l’edilizia, la logistica, la sanità e il manifatturiero. Il primo brevetto di esoscheletro risale alla metà degli anni ’50, ma nel corso degli anni il suo utilizzo ha riguardato prevalentemente il settore militare e quello sanitario per scopi riabilitativi. Oggi, l’applicazione dell’esoscheletro può trovare spazio anche nell’ambito della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. In fase di realizzazione è stata valutata sia la compatibilità d’uso del dispositivo con la normativa in materia di salute e sicurezza, sia la possibilità di immissione sul mercato.

HyQReal: stato di avanzamento del quadrupede teleoperativo. Nel corso del workshop anche dimostrazioni pratiche delle capacità di HyQReal, il robot quadrupede teleoperativo in grado di spostare un aereo passeggeri di tre tonnellate, come provato lo scorso maggio a Genova per la prima volta al mondo. La sua funzionalità è stata progettata pensando alle caratteristiche umane, per riprodurne l’efficacia ed in particolare a locomozione, agilità e manipolazione. Dotato di 16 laser per ricostruire l’ambiente circostante in cui si trova ad operare, il robot può procedere in diverse modalità, incluso il trotto, pesa 125 kg, per un’altezza di 90 centimetri e una lunghezza di 130 centimetri ed è gestito da remoto da un operatore guida esperto. È progettato per interventi efficaci e tempestivi in diversi scenari, quali terremoti e ambienti confinati, e servirà a limitare il più possibile l’esposizione dei lavoratori in contesti che comportino rischi rilevanti per la salute e la sicurezza.

L’esoscheletro da mano che controlla un braccio robotico. L’attività di manipolazione è affidata, invece, a un braccio robotico che permette all’operatore-guida di afferrare, sollevare e manovrare fisicamente oggetti nell’ambiente remoto. Grazie a HexoTraC & Remote-Arm, evoluzione dell’esoscheletro per la mano basato su un modello esistente, l’operatore riceve dal braccio robotico un feedback sensoriale sia alle dita che al polso, che rende possibile la manipolazione accurata di oggetti che si trovano in contesti irraggiungibili o pericolosi. Durante la dimostrazione pratica il braccio robotico è stato infatti in grado di compiere azioni con estrema precisione.

Sinergie strategiche per realizzare la mission dell’Istituto. I prodotti presentati fanno parte di un progetto di collaborazione tra i due Istituti, avviato due anni fa su un arco temporale triennale, ed oggi giunto alla fase finale del percorso. Collaborazioni strategiche per realizzare la mission dell’Inail che, nel corso degli anni ha ampliato la propria sfera di azione, integrando la tradizionale funzione assicurativa con attività di ricerca sempre più mirate in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

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