Sicuramente non è un tema nuovo: abbiamo sentito in decine e decine (forse centinaia) di interventi e letto in altrettanti articoli, e documenti di vario genere, citare la scuola come luogo prioritario per avviare i giovani alla comprensione dell’importanza della salute e della sicurezza sul lavoro per il loro futuro. Si tratta di una questione complessa e multidisciplinare, da considerare nel quadro della formazione non solo dei professionisti, ma di tutti i cittadini che vogliono garantire e tutelare il proprio benessere tanto nell’ambiente di lavoro che in quello di vita: tematica quindi che va integrata in molte discipline presenti nei curricula, sia a livello scolastico che universitario.
Il 25 maggio scorso INAIL, Ministero del Lavoro, Ministero dell’Istruzione e Ispettorato nazionale del lavoro hanno firmato un nuovo Protocollo d’intesa in cui le parti concordano
sull’importanza di promuovere programmi per la più efficace diffusione della cultura e dei valori della salute e sicurezza nei luoghi di studio, vita e lavoro attraverso iniziative di sensibilizzazione, responsabilizzazione e promozione della prevenzione, finalizzate alla riduzione sistematica degli eventi infortunistici.
Per quanto riguarda gli ambiti di collaborazione (Art. 3 del Protocollo) i firmatari intendono in particolare:
- sensibilizzare e supportare i dirigenti scolastici, i docenti e gli studenti sulla consapevolezza del rischio attraverso interventi formativi e informativi sulle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro;
- realizzare azioni formative rivolte ai docenti finalizzate al mantenimento della qualifica di formatore-docente nel campo della salute e sicurezza sul lavoro.
Ciascun dei soggetti firmatari del Protocollo offre il proprio contributo specifico a seconda delle proprie competenze istituzionali, tra cui in particolare:
Ministero dell’Istruzione
Si impegna a:
- mettere a disposizione risorse professionali, materiali e il necessario supporto tecnico, nonché a rendere disponibile la piattaforma tecnologica ai fini dell’erogazione del corso di formazione in modalità e-learning “Studiare il lavoro”
- supportare le istituzioni scolastiche nell’applicazione degli strumenti previsti
- predisporre strumenti operativi (schede a supporto delle scuole e delle strutture ospitanti) finalizzati a rendere efficace il processo formativo, in materia di salute e sicurezza sul lavoro, nell’ambito dei PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento ovvero Alternanza scuola lavoro)
Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Si impegna a:
- diffondere, attraverso il dialogo con le parti sociali, il Protocollo e le sue finalità, per garantirne la piena attuazione, in particolar modo presso i soggetti che ospitano percorsi di formazione sui luoghi di lavoro
- promuovere in particolare, laddove opportuno, il presente Protocollo e le sue finalità anche presso i propri enti vigilati e non
- organizzare incontri con tutti i soggetti coinvolti nei “Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento” (studenti, dirigenti scolastici e docenti) volti alla promozione e alla diffusione della cultura in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
Ispettorato nazionale del lavoro
Si impegna a:
- sviluppare, presso gli istituti scolastici e i luoghi di lavoro, iniziative di sensibilizzazione e formazione sui temi della legalità e della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro rivolte a studenti, personale docente e aziende
- prevedere nell’ambito del documento di programmazione dell’attività di vigilanza un apposito paragrafo dedicato ai tirocini extracurricolari e ai percorsi formativi scuola-lavoro con particolare riferimento ai profili di sicurezza, alla concreta modalità di realizzazione delle attività formative e all’analisi dei soggetti promotori
- predisporre eventuali verifiche finalizzate al rispetto delle condizioni di salute e sicurezza e alla corrispondenza tra le attività attribuite agli studenti e quelle effettivamente espletate
INAIL
Si impegna a:
- realizzare azioni di supporto in relazione all’applicazione dei criteri previsti nel Decreto Interministeriale del 6 marzo 2013 nel contesto scolastico, finalizzate all’individuazione dei docenti in possesso dei relativi requisiti per l’erogazione della formazione sulla salute e sicurezza sul lavoro nelle scuole di appartenenza
- effettuare interventi formativi di aggiornamento rivolti ai docenti-formatori secondo modalità di erogazione da concordare tra le Parti finalizzati al mantenimento della qualifica di formatore-docente nel campo della salute e sicurezza sul lavoro
Brillano per la loro assenza, come si può vedere, il Ministero della salute e le Regioni: quest’ultime vengono citate come soggetti con cui dialogare al momento dell’attuazione delle azioni territoriali, mentre del Ministero non si fa parola. Seguendo il solco tracciato dalla recente legge di modifica del D.Lgs. 81/2008 e in perfetta continuità con il ruolo che tale legge attribuisce all’Ispettorato del lavoro, a quest’ultimo, anche nella presente intesa, viene assegnata una funzione di primo piano.
Una nuova stagione quindi che sembra voler cancellare o quantomeno tacere su quanto fino ad oggi è stato fatto sul tema per iniziativa delle Regioni, degli Uffici scolastici regionali e dell’INAIL. Si resta d’altronde sempre sul terreno della creazione di “strumenti” e della attuazione di “progetti” mentre considerate le “sperimentazioni” attuate in decenni (dalla emanazione del D.Lgs. 626/1994) la nuova stagione avrebbe dovuto portare un consolidamento delle azioni fin qui svolte e la loro generalizzazione su tutto il territorio nazionale.
Condividiamo pienamente quanto affermato nell’articolo pubblicato dal sito della Società nazionale operatori della prevenzione (Snop): Un protocollo d’intesa per la diffusione e la promozione della cultura della SSL: punto e a capo?… in cui si legge:
Per rimanere nella materia del Protocollo, osserviamo che esso azzera almeno due decenni di esperienze in tema di formazione alla SSL nell’ambito scolastico condotte da Regioni e ASL, spesso anche in collaborazione con INAIL, Ministeri e Uffici scolastici regionali. Il Protocollo si inserisce apparentemente in un contesto nel quale tutte queste esperienze non risulterebbero essere esistite. Proprio alla luce di molte di quelle esperienze, che hanno consentito la realizzazione di innumerevoli progetti, alcuni dei quali di vera eccellenza, l’esigenza che emergeva – a nostro parere – non era di proseguire con ulteriori fasi progettuali, quanto piuttosto di portare a sistema le iniziative migliori e più efficaci.
Vogliamo ricordare, a titolo di esempio, una di queste esperienze pienamente attiva anche nel caldo mese di giugno, come si può constatare accedendo al sito SiRVeSS della regione Veneto e avendo l’interesse e la pazienza di entrare nelle pagine provinciali: si veda di seguito la scheda di sintesi del Sistema e, sempre a titolo di esempio, l’iniziativa della Rete per la sicurezza nelle scuole della provincia di Belluno.
SiRVeSS e le reti – Sistema di riferimento Veneto per la sicurezza nelle scuole
Il Gruppo di lavoro Sirvess:
- è costituito dal Dipartimento Prevenzione della Regione Veneto, dall’ Inail regionale, dall’Ufficio scolastico regionale, dai VVF regionali e dalla Direzione regionale del lavoro
- è parte integrante del Comitato Regionale di coordinamento (Art. 7, D.Lgs. 81/2008)
- coordina le 7 reti provinciali.
Le reti -finalità
“Promozione della cultura della sicurezza tra gli studenti, agendo contestualmente sulle persone e sull’ambiente fisico e sociale”
Le Reti provinciali
Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza
Ambiti d’intervento delle Reti
- Gestione della sicurezza (SGS)
- Formazione
- Didattica
- Comunicazione e collegamento tra agenzie
Gli impegni per gli istituti scolastici
- definire e realizzare un progetto didattico sulle tematiche della sicurezza, inserito nel POF (Piano offerta formativa) d’istituto
- sostenere e valorizzare il ruolo del SPP (Servizio di prevenzione e protezione) nell’azione di gestione della sicurezza e nella didattica della sicurezza
- assicurare un’azione di formazione continua del personale scolastico sui temi della sicurezza, con particolare riguardo alla ricaduta didattica relativamente ai docenti
- operare a livello organizzativo e strutturale, in sinergia con l’ente proprietario, per un ambiente di lavoro sicuro e coerente con l’azione didattica riferita alla sicurezza.
Rete per la sicurezza nelle scuole della provincia di Belluno
In primo piano…
1° e 2° aggiornamento antincendio – IIS “E.Fermi”- Pieve di Cadore
Si comunica che sono stati attivati due nuovi corsi di aggiornamento antincendio per le scuole aderenti alla rete RESIS ℅ aula magna del Liceo Scientifico, via Valcalda,1 , Pieve di Cadore(BL):
venerdì 17 giugno 2022: ● dalle 08.00 alle 13.00 (1° corso) ● dalle 14.00 alle 19.00 (2° corso)