fonte: Industria Italiana
articolo di Marco Scotti
Tutti i pregi e i difetti di quello che in Italia, dove è ancora poco diffuso, viene chiamato “lavoro agile” e che rappresenta uno dei tasselli della digital transformation. Con un interrogativo di fondo: ma è veramente più produttivo del lavoro tradizionale?
Maggiore produttività, incremento della qualità del lavoro e più flessibilità: sono questi i pilastri su cui si fonda lo smart working – in Italia tradotto con un termine che non gli rende del tutto giustizia, ovvero “lavoro agile” – una nuova modalità di svolgimento del proprio impiego che sta diventando sempre più diffusa soprattutto tra le grandi aziende (vedi qui, ad esempio, il caso di Prysmian Group).
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