L’Inail ha pubblicato nel marzo 2019, a cura del sistema di sorveglianza delle malattie professionali (MalProf) la Scheda 2, che alleghiamo, relativa ai tumori professionali.
La Banca dati statistica dell’Inail indica che nel quinquennio 2012-2016 i tumori sono pari al 5,25 delle tecnopatie ma causano il 95% delle morti per malattie professionali. I tumori maggiormente riconosciuti dall’Inail sono quelli della pleura e del peritoneo che rappresentano circa la metà dei tumori professionali, seguono quelli dell’apparato respiratorio.
Anche il sistema di sorveglianza delle malattie professionali MalProf, di cui abbiamo parlato ampiamente in un recente articolo [1], indica dei dati simili alla fonte assicurativa, oltre ciò permette però di individuare anche il rapporto tra malattia segnalata e settore economico o professione che tale malattia ha determinato.
In termini di valori assoluti ai primi posti si trovano le costruzioni (13%), la produzione di metalli (11%), la fabbricazione e lavorazioni di prodotti in metallo (9%), la fabbricazione di mezzi di trasporto (7%), la fabbricazione di macchine e apparecchi meccanici (6%), la fabbricazione di vetro, ceramica e cemento (5%): sei settori che assommano più del 50% dei tumori professionali.
Se si esaminano i dati del sistema MalProf, eliminando “l’influenza del peso di ciascun settore in termini di occupati”, si evidenziano “alcuni settori in cui la percentuale delle neoplasie è ben più alta della media (8,04%) ad iniziare dai trasporti marittimi e per vie d’acqua e dalle raffinerie di petrolio e fabbricazione di coke (entrambi con valori al 30%). È stato possibile ottenere tali evidenze utilizzando il PRR (proportional reporting ratio) in particolare per ogni settore di attività viene definito il peso di uno specifico tumore sul totale delle malattie e rapportato al corrispondente peso negli altri settori”.
I settori con PRR più significativo, per quanto riguarda il principale tumore professionale, quello della pleura e del peritoneo, sono lo ribadiamo i trasporti marittimi e per vie d’acqua, in cui l’associazione è quasi 5 volte maggiore che negli altri settori (il PRR infatti è pari 4,79); anche nella fabbricazione di mezzi di trasporto esclusi autoveicoli l’analogo indicatore ha un valore superiore a 4. Elevato è anche il PRR riguardante l’intermediazione monetaria e finanziaria confermando “i dati del Registro nazionale dei mesoteliomi in cui compaiono casi relativi al comparto delle banche, dove oltre alle professioni impiegatizie sono rilevanti anche quelle di ordine tecnico (manutentori, elettricisti, ecc.)”.
NOTE
[1] Malattie professionali: le fonti informative. Criticità, integrazione e divulgazione.