Vademecum generalizzato per la Fase 2 in azienda

vademecum fase 2 azienda

articolo di Ugo Tentolini
Svolge dal 2003 l’attività di Libero Professionista, come igienista industriale e formatore e successivamente come Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, andando a ricoprire incarichi per la valutazione e la gestione di rischi chimici, fisici e biologici in vari comparti produttivi. Esperto Qualificato nel campo di radiazioni ionizzanti e come consulente HACCP. Dal 2018 Privacy Officer.


PREMESSA

Con il presente documento si propone uno spazio di riflessione e autovalutazione dell’Azienda in merito alla gestione del rischio da Covid-19, al fine di implementare ipotesi di gestione del passaggio dalla c.d. “Fase 1” alla c.d. “Fase 2” su operatività e documentazione in tema di D.Lgs. 81/2008 e smi. Il documento è stato redatto prendendo a riferimento i documenti tecnici emessi dalle Regioni e dall’INAIL.

Alla luce della probabile emissione di nuovi decreti e nuovi protocolli di intesa con le parti sociali, sarà possibile delineare opportunamente le azioni da intraprendere. In attesa di tali evidenze, si reputa opportuno porre l’attenzione su quanto l’Azienda ha già fatto o su cosa sarà probabilmente chiamata a fare per la gestione della “Fase 2” e della convivenza con il Covid-19, al fine di programmare con opportuno anticipo il rientro progressivo alle attività in totale sicurezza.

ATTENZIONE: devono essere mantenute sempre opportunamente operative e condivise le condizioni previste dal “decalogo del Ministero della Salute e ISS”.

POSSIBILE SCENARIO FASE 2 E AZIONI PREVENTIVE

Sebbene si attendano chiare indicazioni governative per il rientro in sicurezza, il Datore di Lavoro, nella redazione del Documento di Valutazione dei Rischi, sarà chiamato a redigere una integrazione della valutazione del rischio biologico relativa agli scenari produttivi e all’emergenza Covid-19. All’interno del documento, che dovrà essere emesso a seguito delle specifiche che le Autorità Competenti indicheranno, occorrerà descrivere le misure che l’Azienda intenderà intraprendere per ridurre la trasmissione dell’infezione. A tale scopo, si evidenziano gli argomenti che verosimilmente saranno maggiormente sensibili (in grassetto vengono focalizzate le azioni possibili):

  1. Riduzione degli affollamenti negli ambienti utilizzando o confermando, ove possibile, le attività in smartworking e tutelando i soggetti sensibili opportunamente individuati, anche con la collaborazione del Medico Competente;
  2. Eventuale misurazione della temperatura corporea all’accesso negli ambienti (obbligatoria in ambiente sanitario e raccomandata per gli altri ambiti con accesso di pubblico e per i dipendenti, utilizzando personale formato, tramite termometri elettronici non a contatto o termoscanner automatici e nel rispetto di quanto previsto in ambito privacy). In alternativa, si sta attualmente ipotizzando di utilizzare autocertificazioni su assenza di sintomi simil influenzali. Eventuale approvvigionamento termometri elettronici no contatto;
  3. Regolamentazione dell’accesso/uscita dagli ambienti dell’azienda, con particolare attenzione quindi al distanziamento sociale, utilizzando percorsi differenti per entrata ed uscita. Ove possibile sarà necessario identificare fasce orarie differenti e in caso di accesso sistematico di utenti, tramite segnaletica orizzontale (nastro adesivo bicolore), potranno essere definiti spazi di stazionamento delle persone all’interno dei luoghi ristretti. Necessario approvvigionamento cartellonistica e nastro bicolore adesivo;
  4. Distanziamento sociale all’interno di uffici o sale riunioni (gestione e riduzione degli affollamenti, distanziando postazioni), con verifica degli spazi tra le persone, al momento di almeno un metro, tra le postazioni, dove l’ipotesi attuale è tra 1,80 e 2,o m e con superfici a disposizione almeno di 5 m2 per soggetto presente anche in sale riunione. Necessario approvvigionamento cartellonistica, nastro bicolore adesivo e valutazione revisione layout interno spazi aziendali;
  5. Distanziamento sociale durante i pasti, al fine di mantenere almeno 1 m tra due dipendenti durante i pasti o i momenti di pausa (gestione e riduzione degli affollamenti, distanziando le sedute e alternandole). Necessario approvvigionamento cartellonistica e valutazione revisione layout interno spazi aziendali;
  6. Utilizzo degli ascensori, ove presenti, in modalità regolamentata (una persona per ascensore, o, in alternativa, due persone su angoli contrapposti con uso di mascherine). Necessario approvvigionamento cartellonistica e mascherine chirurgiche (vedere p.to 9);
  7. Attività di front-office con predilezione delle postazioni munite di schermo polimerico o di vetro a protezione e mantenimento delle distanze tra operatori ed utenti (vedere p.to 4). Necessario approvvigionamento cartellonistica e valutazione acquisto schermi polimerici;
  8. Disponibilità di miscele disinfettanti per le mani (aree aperte al pubblico, corridoi, uffici, sale riunioni, aree break, esercizi commerciali, ecc.). Necessario approvvigionamento cartellonistica e liquidi igienizzanti;
  9. Mascherina chirurgica (marcata CE e conforme EN 14683:2019 o comunque prodotta ai sensi dell’art. 16, comma 2, del D.L. 18/2020) per tutto il personale, da utilizzarsi in caso non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza droplet durante le varie attività (vedere p.to 4). Necessario approvvigionamento mascherine;
  10. D.P.I. facciali filtranti FFP2 o FFP3 (UNI EN 149:2009 e UNI EN 140:2000) o in alternativa facciali filtranti NK95 standard NIOSH certificate, per il personale ritenuto più a rischio (personale definito “fragile” in collaborazione con il Medico), in base alle attività o per il quale non si è in grado di garantire la distanza minima di scurezza droplet (es. front-office, addetto primo soccorso, addetto defibrillatore, ecc.) (vedere p.to 4). Necessario approvvigionamento D.P.I. facciali filtranti;
  11. Guanti monouso a disposizione del personale per attività di manipolazione attrezzature o materiale potenzialmente contaminato, in ipotesi di indisponibilità di acqua e sapone o di sanificanti per le mani. Necessario approvvigionamento guanti in gomma anallergici e/o liquidi sanificanti;
  12. Contenitori per lo smaltimento di guanti, mascherine e materiale cartaceo, qualora esista la possibilità di contaminazione con fluidi biologici di soggetti Covid-19 positivi. Per i materiali non contaminati dovrà essere considerato lo smaltimento come rifiuto indifferenziato. Necessario approvvigionamento di contenitori e contratto con azienda di smaltimento rifiuti sanitari in caso di presenza di soggetti positivi Covid-19;
  13. Pulizia giornaliera e sanificazione a cadenza regolare (da valutare in funzione dell’accesso e della tipologia di personale esterno) degli ambienti, delle superfici e delle attrezzature in dotazione, anche affidando agli operatori idonei prodotti igienizzanti per ogni postazione e svolgendo opportune attività di informazione e formazione. Necessario approvvigionamento igienizzanti per superfici, pavimenti e attrezzature oltre a guanti e pannocarta monouso;
  14. Pulizia, sanificazione giornaliera delle aree break e delle macchinette erogatrici ove presenti. Necessario approvvigionamento igienizzanti;
  15. Frequente aerazione di tutti i locali, attraverso le aperture a disposizione, con cadenza regolare per più volte al giorno. Necessario approvvigionamento cartellonistica;
  16. Nel caso di locali senza finestre (es. archivi, spogliatoi, bagni, ecc.), mantenimento in funzione di ventilatori/estrattori per tutto il tempo di permanenza; ove possibile è necessario verificare, da parte di ditta di manutenzione impianti, la possibilità di eliminare totalmente la funzione di ricircolo dell’aria, per evitare l’eventuale immissione di agenti patogeni (batteri, virus, ecc.) provenienti dal ricircolo dell’aria. Necessario approvvigionamento cartellonistica;
  17. Nelle aree dotate di impianti di Ventilazione Meccanica Controllata, occorre verificare, con ditta di manutenzione impianti, la possibilità di mantenere attivi l’ingresso e l’estrazione dell’aria 24 ore su 24, 7 giorni su 7 (con eventuale decremento dei tassi di ventilazione nelle ore di non utilizzo dell’ambiente di lavoro e per la gestione energetica);
  18. Pulizia delle prese e delle griglie di ventilazione con panni puliti in microfibra, inumiditi con acqua e sapone, asciugando successivamente, oppure con idoneo prodotto igienizzante. Necessario approvvigionamento saponi idonei e pannocarta monouso;
  19. In ottica di miglioramento dell’organizzazione aziendale, si potrebbe ipotizzare di far precedere alle attività di sorveglianza sanitaria la verifica telefonica dello stato di salute del lavoratore entro le 24 h precedenti alla visita del Medico Competente.

Occorrerà comunque attendere indicazioni specifiche e più dettagliate, emesse dalle Autorità Competenti in tema di obblighi relativi a protocolli di riavvio delle attività specifiche.

Le presenti misure devono essere considerate comunque valide anche in questa fase di transizione dalla “Fase 1” alla “Fase 2”. In merito a tale argomento, si allega alla presente una check list che il datore di lavoro può utilizzare al fine di delineare lo stato di fatto della gestione attuale dell’emergenza Covid-19 o le azioni che sarà in grado di intraprendere all’avvio della “Fase 2”.

A titolo non esaustivo si propone una indicizzazione della classe di rischio proposta dall’INAIL, in una recente pubblicazione, che sarà basilare per considerare le azioni tecnico-organizzative-procedurali da porre in essere per gestire il Rischio da Covid-19.

Indicizzazione classe di rischio Inail

> scarica la check list di autovalutazione: EMERGENZA COVID-19 ANALISI SEDE OPERATIVA

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